Ad Archiproducts Milano architetti, designer e artisti si confrontano sulla pratica del disegno
12/04/2017 – Durante la settimana milanese del design, architetti, designer e artisti di fama internazionale, appartenenti a generazioni differenti, si sono incontrati negli spazi di Archiproducts Milano per sfidarsi in una ‘partita a scacchi sul disegno’. Mario Bellini, Stefano Giovannoni, Paolo Rizzatto, Antonio Marras, Emilio Nanni, Marc Krusin, Atelier Biagetti sono tra i protagonisti della cultura nazionale e internazionale che hanno ricreato, in un dialogo disegnato, il momento creativo.
Il progetto, dal titolo “Duetti/Duelli. Partite a scacchi sul disegno”, è stato promosso da A.A.M. Architettura Arte Moderna e Archiproducts. Si tratta di performance grafiche, in cui i vari autori, in coppia, si confrontano sul medesimo foglio.
Nei giorni della Milano Design Week, i dialoghi grafici si sono susseguiti a sorpresa. A fare da scenografia a questi appassionanti momenti di condivisione e confronto sono stati gli spazi di Archiproducts Milano, nati proprio con la volontà di offrirsi come luogo e strumento di partecipazione creativa.
Trait d’union è stato Vincenzo D’Alba, architetto, artista e designer, chiamato a confrontarsi con i vari protagonisti coinvolti. Ogni Duetto è stato realizzato impiegando strumenti da disegno forniti dalla storica azienda Vittorio Martini 1866.
Con la stessa serietà che mettono i bambini nel gioco, i duellanti si sono abbandonati in un dialogo grafico inedito che ha tracciato contenuti originali e imprevisti, dove i temi autobiografici si sono identificati con l’ossessione grafica, la ricerca formale e le forme architettoniche.
L’iniziativa, ideata da Francesco Moschini e Francesco Maggiore, ha lo scopo di riportare il disegno alla sua vitale centralità. Per i migliori artisti e architetti italiani “quello del disegnare – sottolineano gli ideatori – è stato un modo di svincolarsi dalla pura e semplice dimensione realizzativa per alludere a nuovi e diversi scenari possibili per l’arte, per i luoghi e per il paesaggio”.
La scelta di creare occasioni di confronto sui temi del disegno costituisce il comune denominatore di tutti questi incontri, formulati attorno alla poetica dell’improvvisazione attraverso il “piacere del divagare”.