In occasione della settimana milanese del design 2021 Pinterest approda ad Archiproducts Milano. Chi è alla ricerca di ispirazione potrà vivere nel building di via Tortona 31 un’esperienza total Phygital. Presenti in tutte le stanze di Archiproducts Milano, i Pincode consentiranno ai visitatori di scoprire tutte le informazioni sui prodotti esposti, che saranno anche acquistabili online sulla piattaforma di Archiproducts.
Future Habit(at) è il tema del progetto-installazione 2021. Ad Archiproducts Milano si immaginano quest’anno gli spazi del futuro. E il “futuro dell’abitare” è un tema importante anche nel mondo del retail. In quest’ultimo periodo il settore arredo ha subito una forte accelerazione verso l’e-commerce. Questo significa che Il negozio fisico sparirà? Abbiamo voluto rispondere mostrando le potenzialità di una customer journey più phygital, in collaborazione con Pinterest, il motore di scoperta visiva per eccellenza per chi è alla ricerca di ispirazione.
Ciascuna delle quindici stanze del building di via Tortona 31 sarà dotata di Pincode – i codici personalizzati di Pinterest – attraverso i quali i visitatori potranno scoprire, stanza per stanza, prodotto per prodotto, il nuovo allestimento.
Come funziona l’interaction con Pinterest? Basterà aprire la app di Pinterest sul proprio device e scansionare il Pincode tramite la fotocamera visualizzata nella barra di ricerca della app. Si potrà accedere così alla bacheca dedicata alla stanza e scoprire i Pin Idea. Si tratta di una delle ultime novità di Pinterest: i Pin Idea sono un nuovo tipo di Pin multipagina che permette ai Creator di condividere contenuti ispirazionali in modo appassionante e immersivo, attraverso video, immagini, descrizioni e molto altro. Ogni Pin Idea fornirà tutte le informazioni sui prodotti esposti nella stanza e basteranno pochi click per acquistare su Archiproducts e “copiare il look” di ognuna.Archiproducts Milano 2021 – Future Habit(at) – Pincode
Realizzato in collaborazione con Studio Salaris e 60 brand internazionali, il layout 2021 di Archiproducts Milano nasce con la volontà di anticipare gli scenari che interpretano l’abitare del futuro: tecnologia – sempre più silenziosa e spoglia delle interfacce tradizionali – e spazi cocoon – come occasioni di intimità negli spazi comuni – sono le parole chiave di questa nuova edizione.
La collaborazione con Pinterest – il motore di scoperta visiva con oltre 450 milioni di visitatori mensili e milioni di ricerche ogni mese su Home Décor, Design e Architettura – è parte delle attività promosse quest’anno da Archiproducts Milano al fine di creare un percorso interattivo e multimediale alla scoperta del lato soft della tecnologia e di un rinnovato modo di intendere la condivisione degli spazi, in una ‘nuova normalità’ all’insegna di sostenibilità, estetica e comfort.
Partners
Abitex, Ambientec, Andlight, Astro Lighting, Bedont, BloomBoom, Braun, BTicino, BuzziSpace, CEDIT Ceramiche d’Italia, Centrsvet, d’Armes, Desalto, dooor, Econyl®, Elmar, Faema, Florim, Framery, Garda Furniture, Hobby Flower, Interna8, Kriskadecor, Midgard Licht, Milla&Milli, Meural powered by Netgear, Nicoline, Novacolor, Olimpia Splendid, Paola Paronetto, Paolo Castelli, Real Piel, Re-Volt, Samsung Climate Solutions, Samsung Home Appliances, Samsung Audio-video, Scirocco H, Serge Mouille, SilentLab, Slayer Espresso, Steininger, Tapis Rouge, Toscanini, True Design, Velux, Vetreria Vistosi.
Technical partners
Acqua Alma, Alcarol, Alchemilla Design Solutions, Arredo Creativo, Boglioli, Bombay Sapphire, Detale CHP, Dimensione3, Dlimit, Ego.M, Flos, Gypsum, Heymat, Identità Golose, Italian Converter, Kelly Wreastler X Lee Jofa, Knauf AMF, LaCimbali, Linvisibile, Marvis, Mon Ban, Mui Lab, Netgear, noho, Nude, Object Carpet, Officinarkitettura®, Panzeri, Sapone del Mugello, Sarawagi, Saycheese, Simple Health Tech, Strackk, We Are Lovers, 101 Caffè .
Media partners
ARC Magazine, darc magazine
Digital partner
Pinterest
Drink partner
Bombay Sapphire
Event partner
SuonareStella
Dai Project Days all’inedita installazione in collaborazione con Boglioli: tutti gli eventi da scoprire durante la settimana del design
Torna la Milano Design Week e gli spazi di Archiproducts Milano in via Tortona 31 sono pronti ad accogliere visitatori nel nuovo setting “Future Habit(at)”, ispirato all’abitare del futuro. Dai Project Days alle incursioni nel mondo della moda, il nuovo layout del building di via Tortona 31 si prepara ad ospitare un programma ricco di eventi. Novità 2021, l’inedita installazione Archiproducts nelle vetrine del negozio Boglioli in centro a Milano, visitabile dal 4 al 10 settembre.
Il progetto Archiproducts Milano 2021
La Design Week inizia con l’inaugurazione del nuovo allestimento, frutto della collaborazione con Studio Salaris. Realizzato insieme a 60 brand internazionali, il progetto indaga i possibili scenari che interpretano l’abitare del futuro. Tecnologia – sempre più silenziosa e spoglia delle interfacce tradizionali – e spazi cocoon – come occasioni di intimità negli spazi comuni – sono le parole chiave di questa nuova edizione.
Clicca qui per scoprire tutti i dettagli del nuovo layout!
“Meet your Architect” ad Archiproducts Milano
L’edizione 2021 lancia il nuovo format “Meet your Architect” in collaborazione con gli Archiproducts Ambassador, Architetti e Interior Designer selezionati dal team di Archiproducts. Dal 4 al 10 settembre ad Archiproducts Milano, gli Ambassador incontreranno clienti e visitatori per offrire consulenze gratuite su progetti di Interior e servizi di progettazione – tra cui, creazione di moodboard e guida alla scelta di complementi d’arredo e finiture.
Gli incontri si terranno su appuntamento nelle stanze del building di via Tortona 31. Un’occasione non solo per toccare con mano materiali e tessuti presenti in showroom, ma anche esplorare tutti i prodotti in vendita su Archiproducts.com
Attraverso il Calendly ufficiale dell’evento sarà possibile selezionare data, ora e professionista desiderati. Chi non avrà modo di raggiungere fisicamente via Tortona 31, potrà prenotare la propria consulenza online su Zoom.
Archiproducts nel quadrilatero della moda
In occasione della Design Week 2021, Archiproducts si sposta nel quadrilatero della moda, presentando un’installazione inedita nelle vetrine del negozio Boglioli in centro a Milano, in via San Pietro all’Orto 17. L’intera selezione di arredi e complementi è acquistabile online su Archiproducts con la formula “Shop the look” attraverso QR code.
Da non perdere l’appuntamento del 6 settembre: dalle 16:00 alle 18:00 le vetrine si animeranno in un set dinamico che mette in scena il concept “Future Habit (at)” e svela il rapporto simbiotico tra persone e oggetti dell’abitare.
Svelato il nuovo set di Archiproducts Milano, costruito per l’edizione 2018 all’insegna del colore e di pattern tridimensionali sperimentati su materiali diversi. Durante la Milano Design Week in migliaia – tra architetti, aziende, giornalisti e pubblico di settore – hanno visitato il grande appartamento di via Tortona 31, allestito in collaborazione con 70 brand internazionali.
Un progetto realizzato quest’anno a più mani: Elisa Ossino Studio, che ha disegnato il nuovo pattern di facciata, riportato anche nella scala che conduce al piano superiore dell’edificio, ed ulteriori due ambienti all’interno. Studio Milo per lo spazio di Saba Italia; Christophe De La Fontaine e Aylin Langreuter per lo spazio Dante Goods and Bads, in co-branding con Cedit e One Mario Sirtori; Veronica Leali e Matt Lorrain per lo spazio di SP01.
Un ruolo importante nel progetto di questa nuova edizione è stato affidato al colore, che dalle pareti ai tessuti e gli arredi ridisegna completamente lo spazio, se pure in un percorso graduale che, più timido e rigoroso in alcune aree del building, rivela a tratti un’identità più forte fino ad offrire una esperienza completamente immersiva.
Nero, argento e blu sono i colori delle centinaia di leggerissime catene in alluminio anodizzato Kriskadecor che danno forma al disegno tridimensionale in facciata, firmato Elisa Ossino Studio.
Rigorosa in facciata, la scala cromatica cresce all’interno su molteplici tinte pastello, dal cipria al blu petrolio al verde salvia. Ogni stanza ha un colore diverso, realizzato in collaborazione con il brand tedesco Caparol Icons e il giovanissimo File Under Pop con sede a Copenhagen, fondato da Josephine Akvama Hoffmeyer, la cui palette interviene in alcune aree conferendo un più marcato segno cromatico.
Il percorso si conclude al primo piano con la stanza più piccola, ma anche la più luminosa, nel nuovo look total green. Uno spazio intimo e confortevole, ideale per la lettura o incontri informali, che accoglie libreria, sedute e tavolino Casamania&Horm. La parete più grande ospita una originale composizione di erbari di fiori naturali, opere uniche realizzate da Officina Naturalis con cornice artigianale in legno. Il nero di arredi e cornici segna un elegante contrasto con l’intenso verde salvia delle pareti e del luminoso velluto della tenda realizzata da One Mario Sirtori, i cui tessuti arredano tutto il primo piano del building, dalle preziose tende in velluto ai rivestimenti di diversi arredi realizzati ad hoc per Archiproducts Milano.
Il sistema di illuminazione a soffitto dell’intero building è firmato Flos, con Infra-structure di Vincent Van Duysen al piano terra ed il nuovissimo sistema The Tracking Magnet Surface dell’Architectural Collection al primo piano. L’illuminazione decorativa è di Vibia, le cui ultimissime collezioni sia indoor che outdoor illuminano quasi tutte le stanze del primo piano. Partner del progetto sono quest’anno anche il brand australiano Volker Haug Studio, che illumina parte dello spazio Saba, il brand tedesco Luctra e l’inglese Astro Lighting.
Infine, all’interno del cortile di Opificio 31, hanno accolto i visitatori due aree outdoor, allestite rispettivamente con le nuove collezioni Braid insieme alle lampade realizzate a mano di Bottega Intreccio, e con la collezione di arredo urbano Urbantime di Diemmebi, firmata da Alberto Basaglia e Natalia Rota Nodari.
PARTNER
Alki, Astro Lighting, Bottega Intreccio, Braid, Bticino, Casamania, Cedit, Daikin, Dante – Goods and Bads, Desalto, Diemmebi, Domal, Ekinex, Esemplareunico, Falmec, Florim, Florim Stone, Flos, Framery, Giovanardi, Henri Tujague, Hobby Flower, Horm, Kiasmo, Knauf Amf, Les Jardins, Living Divani, Luctra, Mogs, Monolithe édition, Officina Naturalis, ONE Mario Sirtori, Ooumm, Paola Zani, Roofingreen, Saba, Scirocco H, Soil, Sp01, Tarkett, Texturae, Thonet, Vibia, Volker Haug Studio, + d.
IN TOTO / Montrèal a Milano: Atelier Zébulon Perron, Claste, D’Armes, Foraine by Atelier Barda, Lambert et Fils, Maison Milan, Pascale Girardin
SPONSOR TECNICI
Aeg, AnZa., British Fires, Cantele, Caparol Icons, Ever Life Design, File Under Pop, Ideal Work, Knauf, Kriskadecor, Kristina Dam Studio, Linvisibile, Martin Design, Oikos, Sayduck, Sûrface, Tivoli Audio, Velux, Vifa, 101 Caffè.
Il design canadese sbarca a Milano. Parte della Design Experience di Archiproducts Milano 2018, l’installazione “In Toto x Montréal a Milano” offre un’inedita selezione di giovanissimi brand che porteranno negli spazi del building di via Tortona 31 una suggestione della creatività di Montreal.
Curato da Azamit, style icon e visual storyteller per Montreal, il progetto è un omaggio al design contemporaneo della città canadese, ‘meravigliosamente tormentato e pervaso di malinconia post-industriale’. Una selezione di sette designer nei cui lavori risuona l’anima della città: Atelier Zébulon Perron, Claste, D’Armes, Foraine by Atelier Barda, Lambert et Fils, Maison Milan e Pascale Girardin.
“Montreal è una città meravigliosamente tormentata – spiega Azamit – ma sembra sia riuscita a trovare un equilibrio, indipendentemente da tutte le contraddizioni e la costante ricerca di identità, proprio come accade nelle due estreme condizioni climatiche”.
L’esposizione è articolata in due diverse installazioni che incarnano le due estreme condizioni climatiche della città. La diversa combinazione degli oggetti, accuratamente selezionati da Azamit, propone il rispettivo viaggio attraverso lo splendore delle lunghe serate estive e la rigidità dei giorni invernali.
Dalle fredde e angolari luci di Lambert & Fils alla vibrante palette monocromatica di Foraine by Atelier Barda, e gli inaspettati giochi di rigidità e morbidezza di Claste e D’Armes. Rivoluzionando i concetti di luogo e cultura (Maison Milan, Pascale Girardin), di funziona e forma (Atelier Zébulon Perron), la selezione suggerisce armonia in contraddizione, riuscendo a portare calore alle infinite giornate invernali ed una ventata di freschezza all’inarrestabile afa estiva.
“Nonostante ciascun designer abbia la sua propria identità ed essenza progettuale, ogni pezzo selezionato riflette lo stesso effetto dicotomico: fragilità e forza al tempo stesso, assenza di gravità ma imponenza, fluidità e rigorosità”, Azamit.
Una composizione di pannelli astratti in bianco e nero ridisegna la facciata del building di Archiproducts Milano. Il materiale è lo stesso, ma il disegno ha un nuovo autore. Le centinaia di leggerissime catene in alluminio Kriskadecor che hanno rivestito negli ultimi due anni l’edificio di via Tortona 31 si sciolgono ancora una volta per ricomporsi in un nuovo pattern che quest’anno porta la firma di Elisa Ossino Studio.
Il disegno in facciata traduce visivamente l’idea di ‘archiviazione’. Un concetto che, in forme differenti, torna in ulteriori tre spazi del building progettati dal team di Elisa Ossino: la scala che conduce al piano superiore, il lungo corridoio e la sala grande al primo piano. Un percorso in cui i concetti di ‘archiviazione’ e ‘serialità’ sono tradotti in una combinazione di geometrie e cromie, in un continuo rimando di giochi percettivi tra visione bidimensionale e tridimensionale.
“Lo straordinario archivio dedicato agli architetti, che è la property principale di Archiproducts – spiega Elisa Ossino – ha ispirato il concept generale del progetto, ed è stato tradotto visivamente in una serie di pannelli astratti in facciata, simbolo sia dell’archivio immateriale di dati e informazioni, che di quello materiale, elementi che consentono la costruzione”.
Gli stessi pannelli entrano anche all’interno, in un percorso visivo che dalla facciata accompagna il visitatore attraverso le scale che conducono al piano superiore. Se all’esterno il blu è l’unica nota colorata su uno scatto in bianco e nero, all’interno i pannelli, disegnati sulle pareti, sono modulati attraverso una scala cromatica che parte dai verdi chiari per arrivare al blu appena accennato in facciata, in un percorso che diventerà completamente immersivo nel colore.
Giunti al piano superiore, il primo spazio a rivelare un marcato segno cromatico è il corridoio, che da luogo di passaggio diventa spazio per una possibile sosta. Una delle due pareti, integralmente pannellata con lastre colorate di lana di legno fonoassorbente, è intervallata da tre grandi cerchi con comode sedute imbottite che offrono inaspettate alcove.
Ulteriore area del building che prende forma dalla matita di Elisa Ossino è la grande sala con il camino, dove trovano spazio un lungo tavolo posizionato sotto le alte finestre e un grande divano al centro, con attorno una serie di tavolini per poter lavorare in maniera informale.
Cromatismi accesi e vibranti identificano questo spazio, articolato su due forti linee parallele. Importanti interventi sulle pareti generano un effetto trompe l’oeil grazie alla carta da parati che dilata visivamente lo spazio, in quel rimando continuo di giochi percettivi tra visione bidimensionale e tridimensionale che ispira l’intero progetto.
30/03/2018 – Work in progress ad Archiproducts Milano per una nuova ‘Design Experience’!
Giunto al suo terzo appuntamento con la Milano Design Week, lo spazio di via Tortona 31, in questi giorni completamente svuotato, si prepara ad accogliere le collezioni di 70 brand internazionali selezionati per l’edizione 2018.
A partire dal prossimo 16 aprile, gli oltre 30mila progettisti che negli ultimi due anni hanno frequentato gli ambienti home working, living e outdoor di Archiproducts Milano potranno conoscere la rinnovata veste dello spazio di co-net-working di Zona Tortona.
Tra nuove e consolidate collaborazioni prende forma il nuovo set del building, con un progetto realizzato quest’anno a più mani. Elisa Ossino Studio, Studio Milo, Christophe De La Fontaine e Aylin Langreuter, Veronica Leali e Matt Lorrain contribuiscono al set design dello spazio, ciascuno su aree differenti, in piena sinergia con l’Art Direction di Archiproducts Milano.
In un esercizio di rimandi cromatici e pattern sperimentati su materiali diversi, gli intimi spazi dell’hub del Tortona District accoglieranno aziende, architetti, giornalisti e pubblico di settore in una veste completamente rinnovata. Elemento chiave del nuovo look sarà il colore, introdotto quest’anno in collaborazione con il brand tedesco Caparol Icons e il giovanissimo File Under Pop con sede a Copenhagen, fondato da Josephine Akvama Hoffmeyer.
Una sola location per un ambizioso progetto dalla molteplice identità: installazione urbana, con un rinnovato pattern di facciata quest’anno disegnato da Elisa Ossino Studio; percorso espositivo, attraverso le 14 stanze del suggestivo appartamento di inizio secolo, con terrazze, soffitti decorati e pavimenti antichi in rovere a spiga; ed interazioni digitali, che svelano ogni dettaglio sulle numerosissime collezioni che disegnano il nuovo volto di Archiproducts Milano.
Sempre più ampia la partecipazione dei brand, che per l’edizione 2018 diventano ben 70, da tutto il mondo!
Confermano la partnership aziende che hanno contribuito al debutto di Archiproducts Milano come Desalto, Saba, Velux, Bticino, Flos, Sp01, Roofingreen, Kriskadecor e Vibia. E per questo nuovo anno si uniscono al progetto il Gruppo Florim, Living Divani, Alki, Thonet, Casamania & Horm, Daikin, Dante Goods and Bads, ONE Mario Sirtori, Falmec, Paola Zani, Texturae, Volker Haug Studio, Mogs, Scirocco H, Tarkett, Monolithe Edition, Ooumm, Astro Lighting, AnZa., Diemmebi, Ekinex, Domal, Framery, Henri Tujague, Hobby Flower, Knauf Amf, Les Jardins, Luctra, Giovanardi, Kiasmo, Officina Naturalis, Braid, Esemplareunico, Bottega Intreccio, +d e Soil.
Special Guest dell’edizione 2018 l’installazione IN TOTO – Montreal a Milano. Curato da Azamit, style icon e visual storyteller per Montreal, il progetto è un omaggio al design contemporaneo della città canadese, ‘meravigliosamente tormentato e pervaso di malinconia post-industriale’. Una selezione di sette designer nei cui lavori risuona l’anima della città: Atelier Zébulon Perron, Claste, D’Armes, Foraine by Atelier Barda, Lambert et Fils, Maison Milan e Pascale Girardin.
Archiproducts + Volkswagen Design Tour
Al via quest’anno il “Design Tour”: Archiproducts accompagnerà i propri ospiti, a bordo di una flotta di Volkswagen T-Roc branded Archiproducts, a scoprire le più belle location del Fuorisalone, che fanno parte del circuito Archiproducts Design Selection. Partenza da Archiproducts, in Via Tortona 31, destinazione Brera, Isola, Sant’Ambrogio fino a Porta Venezia con l’evento di Elle Decor a Palazzo Bovara. In collaborazione con Volkswagen, main sponsor dell’evento Archiproducts Milano 2018.
INFO EVENTO
“The Design Experience”
Archiproducts Milano
Via Tortona 31 – Metro: Porta Genova
17-22 Aprile / h10-21
EVENBRITE LINK: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-the-design-experience-44672603961
Press preview
16 Aprile / h15-19
EVENBRITE LINK: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-archiproducts-milano-press-preview-44672374274
MAIN SPONSOR
Volkswagen
PARTNER
Alki, Astro Lighting, Bottega Intreccio, Braid, Bticino, Casamania, Cedit, Daikin, Dante – Goods and Bads, Desalto, Diemmebi, Domal, Ekinex, Esemplareunico, Falmec, Florim, Florim Stone, Flos, Framery, Giovanardi, Henri Tujague, Hobby Flower, Horm, Kiasmo, Knauf Amf, Les Jardins, Living Divani, Luctra, Mogs, Monolithe édition, Officina Naturalis, ONE Mario Sirtori, Ooumm, Paola Zani, Roofingreen, Saba, Scirocco H, Soil, Sp01, Tarkett, Texturae, Thonet, Vibia, Volker Haug Studio, + d.
IN TOTO / Montrèal a Milano: Atelier Zébulon Perron, Claste, D’Armes, Foraine by Atelier Barda, Lambert et Fils, Maison Milan, Pascale Girardin
SPONSOR TECNICI
Aeg, AnZa., British Fires, Cantele, Caparol Icons, Ever Life Design, File Under Pop, Ideal Work, Knauf, Kriskadecor, Kristina Dam Studio, Linvisibile, Martin Design, Oikos, Sayduck, Sûrface, Tivoli Audio, Velux, Vifa, 101 Caffè
MEDIA PARTNER
Cereal, darc magazine, Disegno, Domus, Elle Decor, Kinfolk, Openhouse, Surface, Woth
Contatto Stampa:
press@archiproducts.com
Web
milano.archiproducts.com
www.archiproducts.com
www.archipassport.com
“Una sorta di lotta estenuante su due livelli diversi, una forma di dualismo che per me rappresenta una risorsa necessaria e un travaso di stimoli e pulsioni a cui attingere. Credo di avere la fortuna di poter percorrere entrambe queste strade, con la consapevolezza di non sapere se si tratti di “Arte” o di “Design”, ma che rappresentano la mia vita”.
Con questi presupposti, negli spazi di Archiproducts Milano dal 21 Giugno al 21 Luglio 2017, il designer Emilio Nanni presenterà per la prima volta il suo nuovo ciclo di lavori dal nome “Strange perspectives”. Basato sulla ricerca del segno ed una figurazione rarefatta, in bilico tra illustrazione e grafismo, tutti i lavori presentati sono disegnati con un segno nero a tempera, china e altro e realizzati su diversi tipi di carte provenienti prevalentemente da antichi testi del 700 e pagine di vecchi romanzi. A rappresentare la parte strettamente relativa al design, una selezione di prodotti disegnati per Billiani, Cyrcus, Saba, Pianca, Zanotta, che rappresentano una sintesi del suo lavoro da designer.
Per partecipare all’evento clicca qui
“Mi è capitato spesso di analizzare e dibattere sul rapporto tra arte e design. Di chiedermi se questi due mondi contigui possano avere dei punti oggettivi di comunione, in un dibattito complesso perché ogni ambito è carico di una specificità in evoluzione continua. E sono giunto alla parziale conclusione che a questa domanda è vano tentare di dare una risposta definitiva, soprattutto perché entrambi tendono costantemente ad una rielaborazione dei propri canoni in evoluzione parallela alla contemporaneità.
Posso solo testimoniare come vivo queste due condizioni di arte e design, territori contigui che superficialmente possono apparire somiglianti, provando de facto che i due emisferi possiedono ognuno delle specifiche peculiarità che portano a oggettive differenze. Il Design si basa sulla serialità produttiva dell’oggetto, è ideato dal designer ed è realizzato dall’azienda, dando forma al prodotto. L’Arte è unicità dell’opera e non assolve nessuna funzione.
Azienda e designer formano un binomio imprescindibile nel sostanziare il concetto di “Design”, da qui la definizione completa di industrial design: l’idea/progetto diviene condivisione con l’iter produttivo rappresentato dall’azienda che raffigura una forma di organizzazione sociale finalizzata ad elaborare il “prodotto”, dal know-how al marketing, e a definire e consolidare una propria identità di brand sul mercato, parallela ma congiunta a quella del designer, la quale attraverso il prodotto, che è appunto il risultato derivante dall’idea primigenia del designer, è orientata al raggiungimento di imprescindibili livelli di risultato: riconoscibilità, competitività e compimento del profitto tramite la serialità produttiva. Altro capitolo rilevante che stabilisce una differenza effettiva tra Arte e Design è la Funzione: si è spesso indagato sul paradigma fondamentale del binomio forma/funzione.
Il design porta in sé il compimento di una funzione: oggetto di continue rivisitazioni ed elaborazioni formali che ne fanno il punto cardine del lavoro del designer, ha lo scopo ultimo di restituire una sorta di rispecchiamento della cifra della contemporaneità percepita.
Di contro c’è la dimensione Arte, per definizione legata all’unicità e originalità dell’opera. È l’artista stesso che compie l’opera in un suo percorso spesso solitario. Alla base del fare arte esiste la ricerca di una misura esistenziale ed estetica che percorre vari livelli di introspezione e le trame dell’animo umano, senza sapere esattamente i motivi di tale urgenza. E’ una sorta di emergenza che l’artista sente e cerca di riconsegnare attraverso l’opera la sua esperienza espressiva, senza che questa assolva a qualche funzione specifica se non quella di un appagamento emotivo e spirituale.
Ecco dunque perché “Strange perspectives: Arte e Design, indagine su un rapporto estenuante”: una sorta di lotta estenuante su due livelli diversi, una forma di dualismo che per me rappresenta una risorsa necessaria e un travaso di stimoli e pulsioni a cui attingere. Credo di avere la fortuna di poter percorrere entrambe queste strade con la consapevolezza di non sapere se si tratti di Arte o di Design, ma che rappresentano la mia vita.
Negli spazi di Archiproducts dal 21 Giugno al 21 Luglio 2017 presenterò per la prima volta il nuovo ciclo di lavori “Strange perspectives” basato sulla ricerca del segno ed una figurazione rarefatta, in bilico tra illustrazione e grafismo. Tutti i lavori esposti sono realizzati prevalentemente in bianco e nero, tranne qualche lavoro in cui avviene una sperimentazione con il colore. I supporti utilizzati sono prevalentemente carte, provenienti originariamente da vecchie enciclopedie, pagine di romanzi, fotografie e da antichi testi del 700 in uso nei seminari ecclesiali.” Emilio Nanni, Giugno 2017
12/04/2017 – Durante la settimana milanese del design, architetti, designer e artisti di fama internazionale, appartenenti a generazioni differenti, si sono incontrati negli spazi di Archiproducts Milano per sfidarsi in una ‘partita a scacchi sul disegno’. Mario Bellini, Stefano Giovannoni, Paolo Rizzatto, Antonio Marras, Emilio Nanni, Marc Krusin, Atelier Biagetti sono tra i protagonisti della cultura nazionale e internazionale che hanno ricreato, in un dialogo disegnato, il momento creativo.
Il progetto, dal titolo “Duetti/Duelli. Partite a scacchi sul disegno”, è stato promosso da A.A.M. Architettura Arte Moderna e Archiproducts. Si tratta di performance grafiche, in cui i vari autori, in coppia, si confrontano sul medesimo foglio.
Nei giorni della Milano Design Week, i dialoghi grafici si sono susseguiti a sorpresa. A fare da scenografia a questi appassionanti momenti di condivisione e confronto sono stati gli spazi di Archiproducts Milano, nati proprio con la volontà di offrirsi come luogo e strumento di partecipazione creativa.
Trait d’union è stato Vincenzo D’Alba, architetto, artista e designer, chiamato a confrontarsi con i vari protagonisti coinvolti. Ogni Duetto è stato realizzato impiegando strumenti da disegno forniti dalla storica azienda Vittorio Martini 1866.
Con la stessa serietà che mettono i bambini nel gioco, i duellanti si sono abbandonati in un dialogo grafico inedito che ha tracciato contenuti originali e imprevisti, dove i temi autobiografici si sono identificati con l’ossessione grafica, la ricerca formale e le forme architettoniche.
L’iniziativa, ideata da Francesco Moschini e Francesco Maggiore, ha lo scopo di riportare il disegno alla sua vitale centralità. Per i migliori artisti e architetti italiani “quello del disegnare – sottolineano gli ideatori – è stato un modo di svincolarsi dalla pura e semplice dimensione realizzativa per alludere a nuovi e diversi scenari possibili per l’arte, per i luoghi e per il paesaggio”.
La scelta di creare occasioni di confronto sui temi del disegno costituisce il comune denominatore di tutti questi incontri, formulati attorno alla poetica dell’improvvisazione attraverso il “piacere del divagare”.
14/04/2017 – Connessioni, interazioni digitali e networking per una nuova ‘Design Experience’. Tutto questo in uno spazio reale – Archiproducts Milano – dove architetti, designer e brand trovano ispirazioni, colgono opportunità, esplorano nuove sinergie.
Dal 3 aprile scorso lo spazio ha già accolto oltre 12mila visitatori tra architetti, designer, brand e stampa internazionale. La Milano Design Week è stata occasione per presentare il nuovo look dello spazio, in cui già dallo scorso anno oltre 15mila professionisti hanno trovato il loro home working ideale, ma anche per inaugurare il touch point di Archiproducts Shop, la nuova vetrina microscopica ma iper-interattiva dell’enorme negozio online con migliaia di prodotti e brand in vendita in tutto il mondo. L’indirizzo è via Tortona 31.
Connessioni e interazioni digitali
Se nel 2016 l’inaugurazione di Archiproducts Milano ha portato ad un passaggio importante dal virtuale al reale, il nuovo anno ha comportato una sorta di ritorno al digitale. Tutti gli oggetti esposti – sia quelli che danno forma allo spazio di lavoro, sia quelli che disegnano il living ideale proposto nello shop – sono ‘connessi’ con i visitatori. Sono cioè in grado di ‘dialogare’ con loro, raccontando tutto di sé per mezzo di strumenti digitali.
Si tratta di ciò che oggi viene definito ‘Phygital’, un nuovo passaggio dal fisico al digitale, in una sintesi osmotica in cui i due mondi si contaminano reciprocamente. La connessione tra l’oggetto e il visitatore avviene attraverso una app, ‘Archiproducts Scan’, che consente di ‘shazammare’ gli arredi esposti. Questi rilasciano un ‘cookie’, contenente informazioni su caratteristiche, varianti, colori e prezzi, che restano sul device del visitatore, che potrà così successivamente consultare offline e approfondire tutti i dettagli dei prodotti scansionati con la app e acquistarli anche online.
“Stiamo esplorando un nuovo concept di retail – spiega Enzo Maiorano, co-founder del network – in cui l’esperienza del prodotto conta più della semplice conoscenza visiva: il visitatore può acquisire molte più informazioni rispetto a quelle che gli fornisce il singolo prodotto esposto. Si tratta della prima fase del percorso di avvicinamento tra il visitatore e l’oggetto, che prosegue anche successivamente attraverso i device tecnologici. In tal modo sarà anche facilitato il passaggio all’acquisto online”.
Il nuovo look del building
Completamente rinnovato sia nell’involucro che all’interno, il nuovo look del grande e luminoso appartamento di inizio secolo è stato realizzato con la collaborazione di 45 brand internazionali.
Centinaia di leggerissime catene in alluminio Kriskadecor color oro, nero, pink-copper e silver danno vita al nuovo pattern di facciata, realizzato su disegno di Serena Confalonieri, che spicca sullo sfondo total black realizzato da Oikos.
Il percorso all’interno ha inizio al piano terra, nel touch point di Archiproducts Shop. Un affascinate spazio industriale valorizzato dall’intervento di Ideal Work – che ha rinnovato la pavimentazione con il sistema cementizio-polimerico Architop posato da ASSOPAV – e da Knauf, che ha fornito il sistema costruttivo a secco per la realizzazione del controsoffitto in cartongesso, ad opera di Vanoncini, tra le più grandi imprese specializzate in Europa.
Il sistema di illuminazione dell’intero piano terra è firmato Flos, con Infra-structure di Vincent Van Duysen, la prima e al momento la più grande installazione da quando il sistema è stato messo in produzione.
Gli archi che collegano le diverse stanze sono chiusi da porte basculanti tutt’altezza Linvisibile.
In questo spazio un living ideale, allestito come idea simbolica di casa, mostra l’esercizio geometrico con il quale Elisa Ossino ha interpretato la carta da parati vinilica di Texturae. Il set svela inoltre le nuove tendenze in ambito tessile: il preziosissimo velluto blu della sedia New York di Saba, in un inedito accostamento copper della struttura. Il rosa cipria introdotto col pattern di facciata trova spazio anche all’interno, con la nuova versione della sedia Kelly C di Tacchini. Tutte cromie richiamate dal tappeto Visioni B firmato da Patricia Urqiuola per cc-tapis. E che dialogano perfettamente con la pietra lavica e le nuove finiture metal black, bronzo e ruggine proposte da Desalto. Il set ospita anche un televisore BeoVision Avant di Bang&Olufsen che proietta in tempo reale la visualizzazione in 3D e la contestualizzazione nel set di un qualsiasi prodotto selezionato dal catalogo di archiproducts, per mezzo della tecnologia della Realtà Aumentata sviluppata da Sayduck, startup del Network.
Sempre al piano terra un ulteriore spazio di lavoro ospita i pannelli fonoassorbenti Buxkin ottenuti dal riciclo del cuoio naturale proveniente dall’industria calzaturiera, insieme alle scrivanie e alle sedute Emko.
La scala che conduce al piano superiore svela un inaspettato spazio outdoor, rivestito da un manto verde, identico ad un prato naturale, realizzato con il brevetto rivoluzionario Roofingreen. La terrazza è arredata con la nuova collezione SAN di Manutti e le lampade outdoor di Bover.
Un lungo corridoio conduce alla prima stanza, arredata dalle nuove collezioni di Saba Italia insieme ai tappeti di cc-tapis, disposti a parete come quadri. Il loro primo progetto di co-branding in una liaison creativa nella poesia del colore e della materia.
Il corridoio si apre su un affascinante spazio indoor-outodoor, inondato di luce da un tetto-finestra, che ospita gli arredi del brand australiano SP01.
Superato questo spazio, si accede alla stanza più grande, che interpreta perfettamente l’idea di home working, insita nel progetto di Archiproducts Milano, con gli arredi di True Design. Brand italiano con uno stile nordico, che combina legno naturale e tessuti dalle palette delicatissime.
In uno spazio che intende disegnare una grande casa in cui poter lavorare, o un accogliente workplace dove sentirsi a casa, non poteva mancare la cucina. Realizzata ad hoc da Strato, con eleganti colonne nere che riproducono il disegno classico della boiserie, la cucina è stata utilizzata durante la Milano Design Week dallo chef stellato Enrico Bartolini per le serate gourmet organizzate con Archiproducts.
La parete del piano cucina è rivestita con Trame di Pietra, micro-incisioni su pietra realizzate con una tecnologia brevettata da TWS. Domina lo spazio l’imponente lampada a sospensione Dome firmata da Benedetta Tagliabue per Bover, che illumina il tavolo ovale Cley di Desalto, presentato nella nuovissima finitura ruggine. Si inseriscono perfettamente nel contesto le sedie imbottite rivestite in velluto verde scuro di Montis.
Billiani accoglie i visitatori nella stanza successiva, con tavolo e sedute in legno, ma anche comode poltroncine e tavolini per meeting più informali all’insegna del relax. Qui è possibile toccare con mano le texture tridimensionali in malta ceramizzata fibrorinforzata disegnate da Jacopo Cecchi 3D Surface.
Dal lato opposto dello stesso piano, accolgono i visitatori due ulteriori stanze. La prima ospita l’installazione luminosa del brand newyorkese StickBulb. Una composizione di sottili ‘stick’ in legno di recupero, disponibili da 30 centimetri fino a 2 metri di lunghezza, su ciascuno dei quali è inserita una striscia di Led. Uno speciale sistema di giunzione in acciaio consente di unirli dando vita a diverse composizioni.
La seconda ospita il sistema SET Living di Twils, presentato quest’anno in una nuova palette di delicati colori pastello. Gli stessi scelti da Ronel Jordaan per i fiori decorativi acustici in feltro di lana che arredano una delle pareti.
Partner
Desalto, Saba Italia, Roofingreen, Buxkin, Velux, Bticino, Flos, cc-tapis, True Design, Oikos, Ideal Work, Knauf, Linvisibile, Mogs, TWS Trame di Pietra, Emko, Manutti, SP01, Texturae, Scirocco H, 3d Surface, Montis, Twils, Billiani, Ms&Wood, Stickbulb, Bover, Strato Cucine, Bora, Frigo 2000, V-Zug, Sub-Zero, Jee-o, Luctra, Ronel Jordaan, Royal Botania, Falmec, Unical, Bang & Olufsen, Interstuhl, British Fires, Dsignedby, +d, soil, Sayduck
Sponsor Tecnici
Vittorio Martini, Kiasmo, Kriskadecor, Dieffebi, Smeg, Karpeta, Woodskin, Vibia, Cea, Moab80, Ethimo, Magis, Tacchini, 101 Caffè, Cantine Amastuola
Media Partners
Elle Decor, Domus, Index Design Series, Downtown Design, Dubai Design District, Milano Space Makers, Openhouse