“Un filo d’acciaio si piega, intraprende un viaggio, crea uno spazio tridimensionale, un vuoto da riempire ad ogni meta del viaggio si arricchisce, accoglie altro in un abbraccio e diventa seduta. Non si ferma, altri obiettivi lo attendono. E’ una rete che si allarga e raggiunge luoghi molto lontani tra loro.” E’ la storia di S’mesh, la meeting chair protagonista dello shooting Diemmebi ad Archiproducts Milano, disegnata da Basaglia e Rota Nodari.
S’mesh è una sedia leggera e versatile, utilizzata quotidianamente in via Tortona 31 per workshop e press day sia per il comfort della seduta e sia per la capacità di inserirsi con discrezione in ogni ambiente. Il design minimal del prodotto e il suo carattere innovativo le è valsa la selezione agli Adi Design Index nel 2016.
Realizzata con uno schienale fatto di curve e controcurve che mantengono in tensione il tessuto, S’mesh si adatta in maniera ergonomica alla schiena di chi la utilizza. Si monta e si smonta senza l’impiego di viti e offre infinite possibilità di personalizzazione, come dimostrato dal Non. Concorso “Dress your Chair” organizzato presso la Fondazione Castiglioni.
In questi scatti, la rete dello schienale è stata personalizzata da Viganò.
Bere un perfetto Negroni o un fresco Margarita in ogni luogo e occasione. E’ l’idea alla base di NIO, l’azienda fondata da quattro giovani imprenditori italiani che hanno deciso di stravolgere le abitudini di consumo di alcolici con cocktail artigianali di altissima qualità in un pack innovativo. Tra i partner dell’ADA Night 2019, NIO unisce l’arte di un master mixologist come Patrick Pistolesi all’utilizzo dei migliori spirits: il risultato sono cocktail pronti da versare in un bicchiere colmo di ghiaccio, per averli con sè ovunque e in ogni momento.
Archiproducts affida ad Essent’ial la produzione delle bag in edizione limitata dedicate ai vincitori degli ADA 2019. Fondata nel 2006 da Albano Ghizzoni come una sfida alla tipolitografia (A.G.C. srl di Carpi), Essent’ial è il risultato di un intero mondo che ruota attorno all’universo carta e che fa della sperimentazione con la fibra di cellulosa il proprio core business.
Oltre Archiproducts, molti altri brand e protagonisti del Design e della Moda hanno collaborato con Essent’ial, condividendo la stessa attenzione alle tematiche ambientali. Matteo Ragni, Paola Navone, K-Lab, Spazio Erre sono solo alcuni dei nomi che hanno lavorato con la eco-fabbrica per fondere in maniera avanguardista genio creativo, design e le potenzialità di materie prime convenzionali e non.
Osare senza accontentarsi ha permesso a Essent’ial di essere presente nei più importanti concept store e boutique al mondo. Tra questi, MOMA (New York), ABC Home (New York), JCrew (US), Anthropology (US), Merci (Parigi), The Conran Shop (Londra), La Rinascente (Milano – Roma), High Tech (Milano), Jannelli&Volpi (Milano), Pink Martini (Torino), Martino Design (Bologna).
Lo scorso 14 Novembre è andato in scena il party di premiazione della quarta edizione degli ADA. In totale, via Tortona 31 ha accolto oltre 500 professionisti da ogni parte del mondo: tra musica e bollicine, i brand vincitori hanno ritirato il premio prodotto da De Castelli e hanno incontrato i designer, approfittando di un importante momento di networking.
Giovedì 14 novembre lo spazio milanese di Archiproducts in via Tortona 31 ha fatto da sfondo alla serata di premiazione dedicata ai 100 Winner della quarta edizione degli Archiproducts Design Awards. In esposizione una selezione dei prodotti vincitori, accompagnata dalla proiezione di micro-videointerviste ad alcuni dei designer premiati. Tra un brindisi ed un assaggio di finger food, designer e brand hanno ritirato il premio.
Minotti, Oluce, Alessi, Vibia, Mutina, Roda, Alias, Gandia Blasco, Desalto, Saba Italia, Gaggenau e tantissimi altri brand hanno partecipato a questo momento di incontro, e festeggiato insieme al team di Archiproducts. Molti di loro accompagnati dai designer.
Lo studio Lissoni, che per questa edizione sale sul podio insieme a ben cinque brand: De Padova, Lema, Porro, Glas Italia e Boffi; lo studio Palomba Serafini con Talenti; Elisa Ossino con Salvatori; Maarten De Ceulaer per cc-tapis; lo studio Urquiola per Agape, Andreu World e Glas Italia; Marc Sadler per da a; Andrea Steidl per La Cividina; Alain Gilles con BuzziSpace; Monica Armani per Tribù; il duo Gripner & Hägglund per Nola Industrier; Lucie Koldova per Brokis; Parisotto + Formenton con Cimento; lo studio Meneghello Paolelli Associati con Ceramica Bardelli; studio García Cumini per Cesar; i designer dello studio ADDI per Mizetto; AIM Studio per Jannelli&Volpi; Sara Ricciardi con Visionnaire; AM Studio per Garda Furniture; Whynot Design per Jacuzzi.
Ospite dell’evento anche De Castelli, che ha realizzato il premio disegnato dai designer spagnoli dello studio MUT.
Un nastro di Möbius in Ottone, Rame o Acciaio Inox che rende omaggio al sinergico rapporto tra brand e designer: due superfici che diventano un solo lato e un solo bordo.
MAIN PARTNER
Samsung Climate Solutions
PARTNER
De Castelli
Fujifilm X GFX
Essent’ial
LimeLife by Alcone
24 Bottles
Identità Golose Milano
Nio Cocktails
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Marco Morandini, Eleonore Cavalli – VISIONNAIRE | Sara Ricciardi
Federica Cameli – TALENTI | Roberto Palomba e Ludovica Serafini – Ludovica+Roberto Palomba
Marc Sadler
Steve Wilson, Martim Medeiros – CC-TAPIS | Maarten De Ceulaer
Alain Gilles | Enzo Maiorano – Archiproducts
Aldo Parisotto – Studio Parisotto + Formenton | William Lucchetta – CIMENTO
Gabriele Salvatori – SALVATORI | Elisa Ossino
Raquel Pacchini, Andrea Steidl, Jessica Bonaccio – àr.o studio
Francesco Lissoni – Lissoni Studio
Francesco Tolin – Studio Patricia Urquiola | Cristina Schiavon | Emanuele Gandellini – AGAPE | Francesca Renai – Studio Patricia Urquiola
Jeffrey Ibañez, Sven Erni – IMPACT ACOUSTIC
Alain Gilles | Arianna Crosetta, Studio MILO | Roberta Dragone, Enzo Maiorano – Archiproducts
Lucie Koldova
Ferdinando Napoli – Archiproducts | Valentina Bertazzoni, Luca Cappelletti – BERTAZZONI
Martina Marson – CESAR | Vicente García Jimenez – GARCIA CUMINI ASSOCIATI
Imanol Calderón Elosegui -Mayice Studio | Alejandra Gandia-Blasco Lloret – GAN + GANDIA BLASCO | Marta Alonso Yebra – Mayice Studio
Milka Eskola – BTICINO
Lo scorso giovedì 7 novembre, 10 Architetti hanno raggiunto via Tortona 31 per conoscere meglio le funzionalità del programma Archiproducts Ambassador. Un pranzo di lavoro durante il quale i progettisti hanno potuto sperimentare in prima persona le potenzialità di uno strumento che permette di gestire tutte le fasi di scelta, preventivazione e acquisto, in un unico spazio online.
Riservato ad un numero ristretto di Studi di Architettura, Ambassador semplifica il processo di ricerca e approvvigionamento dei prodotti, offrendo l’opportunità di avere accesso ad un sistema di benefit riservati. Un vero e proprio workspace digitale, che facilita l’interazione e il dialogo con il cliente e che permette al progettista di presentare il proprio concept creativo attraverso moodboard digitali.
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Credits: Stillraw
Dieci i nomi degli Architetti che hanno preso parte all’incontro: Filippo Chiesa Ricotti (Gruppo Tre Architetti), Luca Donzelli (Luca Donzelli Architetto), Caterina Pilar Palumbo (Caterina Pilar Palumbo), Elisa Monico (Easy Relooking), Stefano Manzini (Stefano Manzini), Andrea Benedetti (Andrea Benedetti Architetto / Panificio Architecture Workshop), Mariana Martini (Studio Mariana Martini), Fanni Szarvas (Studio Mariana Martini), Mirko Calasso (Mirko Calasso), Andrea Ceriani (Andrea Ceriani).
Gli Architetti hanno potuto toccare con mano le funzionalità di Ambassador, navigando su Archiproducts in modalità “pro”. Diventando Ambassador, il progettista può scegliere tra i prodotti di 600 brand e organizzarli per progetti, creare e condividere preventivi, interagendo con il cliente durante ogni fase della progettazione.
Con un display posteriore di appena 3 pollici e uno schermo nascosto, la nuova X-Pro3 vuole aiutarci a riscoprire il piacere di fotografare. Volutamente retrò, la fotocamera digitale firmata Fujifilm è stata presentata per la prima volta ad Archiproducts Milano, dove stampa e professionisti hanno potuto provarla e vivere un’esperienza digitale con tutto il fascino dell’analogico.
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Oltre 40 professionisti e giornalisti hanno partecipato alla presentazione, girando per Zona Tortona alla ricerca dello scatto perfetto, apprezzando di Fujifilm X-Pro3 soprattutto la scelta dei materiali, delle finiture e di tutti gli elementi che strizzano l’occhio alle macchine analogiche.
Tutte le regolazioni, infatti, vengono effettuate tramite ghiere meccaniche. I pochi tasti presenti sul corpo della fotocamera servono a gestire il menu e la messa a fuoco.
La vera novità del modello, però, sta nello schermo: un riquadro nascosto reso intenzionalmente scomodo da usare. Una scelta coraggiosa, con l’idea ben precisa di voler tornare alle origini della fotografia, quando gli scatti non erano visibili in anteprima.
In via Tortona 31, l’Architettura e l’Interior Design incontrano il mondo dei social. Sabato 19 ottobre si è tenuto il primo aperitivo organizzato dagli Architetti Filippo Chiesa Ricotti (Gruppo Tre Architetti) e Luca Donzelli (Luca Donzelli Architetto), per fare il punto sulla progettazione ai tempi dei social media.
Per l’occasione, 10 Architetti e Designer sono stati invitati a presentare le proprie moodboard “tattili”, con l’obiettivo di comunicare l’idea di stile di un progetto di Interior.
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Più di 50 Architetti e Interior Designer hanno partecipato all’evento con la volontà di sperimentare un nuovo modo di comunicare il proprio lavoro, esplorando le potenzialità e i vantaggi dei social media. Tra tutti, la possibilità di essere a stretto contatto con i propri follower, clienti e aziende che operano nell’Edilizia e nell’Interior Design, generando una grandissima rete virtuale di contatti.
Insieme ai due organizzatori sono stati coinvolti 8 giovani professionisti: Caterina Pilar Palumbo, Elisa Monico, Stefano Manzini, Andrea Benedetti, Mariana Martini, Mirko Calasso, Andrea Ceriani, Tommaso Spinzi.
La scelta di presentare delle moodboard “tattili” deriva dalla voglia di dare concretezza all’idea progettuale, che comincia a prendere forma dalla scelta di finiture, palette e materiali.
A rendere possibile la realizzazione dell’evento, i 10 brand sponsor Turati Cucine, Gruppo Altaeco (Ceramica Bardelli, Vogue, Appiani), Boero Vernici, Bticino, Braga Pavimenti, Tecnografica, Cemento Line, Navoni Marmo, Marra Pavimenti e Acer con il suo ConceptD.
Colori pastello, forme rotonde e una semplicità iconica del disegno. Il Design firmato Miniforms è protagonista degli scatti ad Archiproducts Milano, cornice e location ufficiale dello shooting di Itinerario, il catalogo 2020 del brand Italiano.
Il filo conduttore del progetto fotografico è uno spazio dal sentimento funky che prende il nome di Appartamento Miniforms, arredato con complementi creati per assecondare lo stile di vita contemporaneo. Le stanze di Archiproducts Milano diventano il setting di un ambiente conviviale e domestico, in cui i prodotti raccontano la storia delle persone che ogni giorno abitano e vivono le varie stanze.
Pixie designed by Miniforms Lab
Pixie si ispira alla componente infantile che è in ognuno di noi. Un invito a continuare a sognare, a sedersi intorno a un tavolo per pranzare, scherzare e lavorare.
Ozz designed by Paolo Cappello & Simone Sabatti
Ozz funziona in molti modi. Dalla forma che ricorda un diapason si sviluppano due elementi, una lampada e un vassoio portaoggetti, che si guardano e dialogano con un ritmo ben definito: il ritmo della luce. Da spenta Ozz diventa un tavolino, mentre da accesa crea uno spazio accogliente dove la luce si stringe attorno al piano.
Kolos designed by Yonoh Studio
Kolos prende forma da uno stampo in gesso in un laboratorio di ceramiche, dove gli artigiani ne smaltano la superficie e poi lo “infornano”. Gli spigoli assorbono meno colore e schiariscono, mentre i pigmenti si concentrano nelle aree tondeggianti scurendole. É un tavolino dal forte valore decorativo, un complemento dal significato artistico che interpreta con un tono ironico l’architettura del Colosseo.
Barry designed by Alain Gilles
Barry designed by Alain Gilles
Barry è un tavolo dall’impronta grafica che indaga sulle percezioni dei volumi, tra solidità e leggerezza. Le gambe, protagoniste del disegno, si arricciano su se stesse con decisione, per un tavolo dalla forte personalità dinamica.
Ramblas designed by e-ggs
Ramblas designed by e-ggs
Suggestiva, dalle linee di legno sottili e dal fascino minimalista, Ramblas è una madia caratterizzata da ante che si ispirano alla classica forma di una libreria, con sistema di apertura a libro. È disponibile in tre diverse dimensioni.
Claretta designed by Florian Schmid
Claretta designed by Florian Schmid
Dal carattere parigino e ispirata alla sedia da bistrot tradizionale, Claretta è un complemento caratterizzato da linee snelle. Le gambe tornite incontrano con decisione lo schienale, che si inclina leggermente verso l’alto per garantire il massimo comfort. Impilabile per cinque, è disponibile anche con braccioli e nella versione sgabello.
Geronimo designed by Paolo Cappello
Geronimo designed by Paolo Cappello
Geronimo è un totem, un’ icona pop, un tavolo fisso o allungabile dalle forme minimal, concepito per piccoli spazi.
Jumbo designed by Paolo Cappello
Jumbo designed by Paolo Cappello
Jumbo è uno scrittoio che risponde alle logiche e alle esigenze di uno spazio adibito a home office, particolarmente adatto a camere dalle dimensioni ridotte. Una fascia in metallo gli accarezza il top, impreziosendone il volume. Jumbo è dotato anche di un cassetto portaoggetti.
Juice designed by e-ggs
Juice è un tavolo statuario che trova la propria sostanza nel basamento, dove lunghi gambi in legno afferrano l’anello inferiore, avvolgendolo. Una struttura che si sviluppa sull’equilibrio tra spazi pieni e vuoti, creando una sensazione di calma e solidità.
Botera designed by e-ggs
Botera designed by e-ggs
Imbottita, Botera si concentra sul concetto di comodità. Da un cuscino morbidissimo si espande lo schienale – alto o basso – che rende la poltrona un complemento dal carattere modulare. È proprio nelle composizioni, infatti, che Botera diventa un elemento di condivisione e convivialità, abbattendo gli ultimi limiti tra domestico e contract a favore di uno spazio ibrido, morbido e personale.