Le vetrine di via Tortona 31 fanno da sfondo al nuovo format espositivo di WHITE Show
L’edizione 2019 di WHITE Milano chiude sfiorando i 28 mila visitatori, con 550 marchi esposti e un aumento del 9% di buyer stranieri. Un percorso di crescita inarrestabile per lo Show del womenswear che ogni anno rende zona Tortona il centro della moda al femminile, con un brand mix creativo mirato a valorizzare le realtà italiane e internazionali.
Per la prima volta, le vetrine di Archiproducts Milano si sono trasformate nelle cornici di un racconto sull’heritage dei top retailer lombardi per Contemporary Windows: il nuovo format espositivo creato da WHITE, Camera Buyer Italia e Regione Lombardia per favorire l’incontro tra buyer e luxury multibrand.
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Dodici i top buyer selezionati da Camera Buyer Italia, che a loro volta hanno scelto dodici marchi da presentare nelle vetrine di Archiproducts Milano. C’era Banner (Milano) con Bethany Williams, Base Blu (Varese) che presentava Alessandra Rich, Bernardelli (Mantova) insieme a Jejia, Biffi (Milano) con Eudon Choi, Cose (Cremona) e MCLXX Street Couture. E ancora, Il Sellaio (Casatenovo) in compagnia di Rotate, Lattuada (San Vittore Olona) e Ganni, LungoLivigno (Livigno) con Alanui, Mantovani (Carate Brianza) insieme a Saloni, Penelope (Brescia) e Natasha Zinko, Rail (Brescia) con Marine Serre, Tony Boutique (Magenta) con Stand e Tessabit (Como) insieme a Nanushka.
Il primo piano si è trasformato nella business lounge di WHITE Show 2019. Tra le personalità che sono intervenute, Mario Boselli (Presidente Onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana), Cristina Tajani (Assessora a Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane), Massimiliano e Brenda Bizzi, (fondatori e CEO di White Milano).
Mario Boselli, Presidente Onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana
Mario Boselli (a sinistra) e Cristina Tajani, Assessora a Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane (a destra.)
Ognuno dei negozi lombardi ha raccontato la propria storia con installazioni multimediali, mentre il primo piano della location ha accolto membri della stampa internazionale e professionisti del womenswear. «Regione Lombardia sostiene con convinzione iniziative come questa – afferma Alessandro Mattinzoli, Assessore allo Sviluppo Economico – soprattutto in un settore trainante come quello della moda, in cui la Lombardia eccelle sia per la qualità dei suoi produttori sia per il rilievo delle manifestazioni fieristiche che danno lustro e visibilità al comparto. Sono occasioni di crescita e opportunità importanti anche per il loro grande richiamo internazionale».
“Un’edizione straordinaria, non solo per il rilevante incremento dei buyer esteri ma, soprattutto, per il loro elevato livello qualitativo”, racconta Massimiliano Bizzi, fondatore di White. “Questo considerevole risultato è frutto del grande lavoro di squadra dello staff di White, che ha selezionato un brand mix capace di centrare l’obiettivo che ci eravamo prefissati, portando in primo piano anche le realtà delle pmi e valorizzandone la filiera produttiva. È un esito importante per noi e per le aziende che lavorano con noi. Milano, oggi, vive un momento essenziale per tutto il sistema moda e questa è un’opportunità che tutti noi operatori del settore dobbiamo cogliere, lavorando insieme. Secondo me, l’aggregazione nella moda deve diventare di moda”.
Massimiliano e Brenda Bizzi, (fondatori e CEO di White Milano)
Tra i top buyer internazionali che hanno partecipato all’edizione 2019 del salone del womenswear, Le Bon Marché (Parigi), Galeries Lafayette (Parigi), Harvey Nichols (Londra), Selfridges (Londra), El Corte Ingles (Madrid), per quanto riguarda l’Europa, Intermix (New York), The Webster (Miami), Bosco Dei Ciliegi (Mosca), Helene Marlen (Kiev), I.T. (Hong Kong), Club 21 (Singapore), Isetan (Tokyo), Al Ostoura (Kuwait City) e Be More (Dubai).